Finmeccanica PDF Stampa E-mail

Da "Repubblica" 12 gennaio 2010   pagina 15   sezione: POLITICA INTERNA

MILANO - Intanto sono diventate un capitolo di spesa dedicato. Poi si deciderà come assegnarle. La vicenda delle intercettazioni continua essere al centro dell' interesse del governo. E di un' azienda, Finmeccanica, che è controllata al 32,4 per cento dal ministero dell' Economia. Con l' ultima finanziaria le spese per le intercettazioni sono state spostate dalle spese di giustizia, obbligatoriamente ripianabili, a un capitolo apposito la cui copertura verrà decisa di volta in volta dal ministero dell' Economia.
Lo stanziamento per il 2010 è di circa 180 milioni di euro e il rischio è che a metà anno le procure rimangano senza risorse. Ma il timore delle aziende del settore, oltre a quello di non vedere pagati i propri servizi, è che si stia preparando il terreno per un ingresso in grande stile di Finemeccanica. «Operiamo nella difesa e nella sicurezza e non nascondiamo il nostro interesse per il settore», confermano dai piani alti dell' azienda guidata da Pier Francesco Guarguaglini.
Un interesse che si chiama Selex SeMa, la controllata del gruppo che da qualche anno opera nel settore e che dal 2007 ha un nuovo fiore all' occhiello, la Digint srl.È una piccola società con sede a Milano fondata nel 2000 da Fabio Ghioni, l' ex responsabile della sicurezza informatica di Telecom e uno dei protagonisti dell' inchiesta sui dossier illegali costruiti sotto la gestione Tavaroli. La Digint, quando si chiamava Ikon, è stata una delle prime in Italia ad occuparsi di intercettazioni telematiche. Finmeccanica ne ha rilevato il 49% pagandola due milioni di euro, mentre il restante 51% è rimasto in mano a una holding lussemburghese la Financial Lincoln Sa. Finmeccanica, grazie alle sue risorse, potrebbe facilmente sbaragliare le avversarie, in genere piccole o medie aziende, spesso a gestione famigliare, sono la Rcs, Area, RadioTrevisan e Sio. La numero uno del settore è oggi la Rcs, controllata per il 47,5% ciascuno dall' amministratore delegato Alberto Chiappino e da Roberto Raffaelli, presidente dimessosi dopo l' apertura di una inchiesta a Milano. Un aiuto a Finmeccanica potrebbe arrivare dallo stesso governo, qualora decidesse di apporre il segreto di Stato sulle intercettazioni. In quel caso non ci sarebbero più gare per assegnare le intercettazioni. Solo una decisione insindacabile. - WALTER GALBIATI