Interrogazione alla Camera dei Deputati PDF Stampa E-mail

 

Camera dei Deputati - Martedì 24 Novembre 2009

 

On. Molteni: Sulla situazione creditoria dei fornitori di servizi a supporto delle attività di intercettazione.
Nicola MOLTENI (LNP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione.


TESTO DELLA RISPOSTA DA PARTE DEL SOTTOSEGRETARIO CALIENDO
In risposta all'onorevole Molteni, voglio in primo luogo chiarire che i dati relativi al debito per spese di intercettazioni e, in via generale, per tutte le spese di giustizia, vengono acquisiti con la chiusura dell'anno finanziario: il dato relativo al 2009 sarà quindi disponibile solo dopo l'inizio del nuovo anno.
Infatti, ogni anno, gli uffici giudiziari, agli inizi del mese di gennaio, provvedono a comunicare l'ammontare delle spese rimaste insoddisfatte nell'anno precedente per carenza di fondi. Al momento, il Ministero della giustizia dispone dell'ammontare della spesa per intercettazioni sostenuta a tutto il secondo quadrimestre dell'anno 2009, pari a circa 1.80 milioni di euro, riferita a tutte le spese di intercettazione, cioè al noleggio degli apparati di intercettazione, al traffico telefonico e all'acquisizione di tabulati. A partire dal 2010 verrà, invece, istituito, per una migliore allocazione della spesa di giustizia, un apposito capitolo (1363) dedicato alle spese di intercettazione (noleggio apparati, traffico telefonico e acquisizione tabulati) il cui stanziamento sarà di circa 180 milioni di euro.
Per quanto riguarda il secondo quesito, relativo ai residui di bilancio per i quali l'interrogante evidenzia una difformità rispetto ai crediti vantati dalle aziende, si osserva quanto segue. L'importo di euro 8.994.203, indicato nell'atto di sindacato ispettivo, fa riferimento alla somma scritta al conto residui del bilancio dello Stato e non al debito formatosi per spese di giustizia, il cui importo accertato nell'anno 2008 è di circa 270 milioni di euro (di cui più di 100 milioni riferibili a spese per intercettazioni). Il suddetto debito, così come accertato in base alle risultanze comunicate dai funzionari delegati, è stato formalmente dichiarato dai Ministero della Giustizia in quanto agli inizi del 2009 si è provveduto a richiedere al Ministero dell'Economia uno stanziamento straordinario per il ripianamento dell'intero debito. L'evidenza dell'importo di euro 8.994.203 risulta, infatti, dal consuntivo del bilancio dello Stato, nella parte in cui sono sintetizzate le risultanze della gestione del cap. 1360 «spese di giustizia». Dette somme, scritte nel conto residui del cap. 1360, corrispondono a somme stanziate e non spese al 31 dicembre 2008. Si tratta, in pratica, dei c.d. residui passivi, ossia delle spese impegnate e non pagate al termine dell'esercizio finanziario cui il bilancio si riferisce (sia perché ordinate e non pagate dalle tesorerie entro il 31 dicembre, sia perché non accreditate dall'amministrazione per carenza di cassa, sia perché il pagamento non è stato ordinato dai funzionari delegati entro i termini utili per l'emissione dei titoli di spesa). In ogni caso, si tratta di somme residuate ed impegnate nell'anno 2008 che verranno, comunque, pagate nell'anno in corso.
Per quanto riguarda, infine, il pagamento delle spese dell'anno 2008 ancora insolute e quelle che potrebbero rimanere insoddisfatte, per carenza di fondi, nell'anno corrente, si assicura che il debito formatosi al 31 dicembre 2008, verrà pagato non appena il Ministero dell'economia provvederà a stanziare le somme necessarie.
Voglio segnalare, al riguardo, che il Ministero della giustizia ha emanato, il 10 giugno ultimo scorso, una circolare con cui sono state impartite, a tutti gli Uffici, precise indicazioni sulle modalità di pagamento del debito iscritto nel capitolo 1360, relativo alle spese di giustizia.
In un periodo successivo, tuttavia, sono pervenute, al Ministero della giustizia, una serie di doglianze rispetto alle quali i competenti uffici ispettivi stanno svolgendo verifiche per appurare se vi siano state, ed in quali termini, violazioni nell'applicazione della predetta circolare.

Nicola MOLTENI (LNP), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta fornita, che riguarda peraltro una vicenda già esaminata con un precedente atto di sindacato ispettivo e nel corso di una audizione svoltasi innanzi alla Commissione Giustizia. Esprime inoltre stima e riconoscimento nei confronti del Ministro Alfano, che ha profuso il massimo impegno per raggiungere una composizione in via transattiva della situazione creditoria dei fornitori di servizi a supporto delle attività di intercettazione. Sottolinea peraltro come la situazione si presenti nuovamente critica, e richieda quindi un ulteriore intervento, poiché al 31 dicembre 2009 il credito delle più importanti società fornitrici risulta ammontare a circa 160 milioni di euro. Trattandosi di aziende sane, che creano occupazione e che perciò sono meritevoli di tutela di un rinnovato interessamento da parte del Ministro, auspica che si possa raggiungere in tempi ragionevoli una definitiva soluzione al problema.